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Lockdown e ispirazione: Il viaggio dell’umanità

Marzo si conferma il mese dei record: dopo l’asta record di Beeple ,il destino del mercato dell’arte dipende ancora una volta dal mondo crypto



Durante il lockdown c’è chi ha cominciato a fare yoga, chi è diventato un maestro della panificazione e chi ha dipinto la tela più grande al mondo. È il caso dell’artista Sacha Jafri che, rimasto bloccato a Dubai a causa della pandemia, ha realizzato Il viaggio dell’umanità nella sala da ballo dell’hotel Atlantis The Palm nella città degli Emirati Arabi. 

Per il soggetto del dipinto, Jafri, educato all’ Eton College insieme al principe William, ha dichiarato di essersi ispirato ai disegni dei bambini di tutto il mondo dedicati alle esperienze di isolamento e separazione vissute durante la pandemia. 

Diamo un po’ di numeri: 44, l’età dell’artista; 140, i paesi da cui provengono i disegni dei bambini; 17.000, i metri quadrati d’estensione della tela; 8, i mesi per la realizzazione; 20, le ore di lavoro al giorno; 62, milioni di dollari, ovvero il prezzo di vendita dell’opera registrato in asta il 22 marzo.

Più che un hobby, quasi un’ossessione: durante la creazione dell’opera, Jafri si è infortunato al bacino e ai piedi e ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico alla colonna vertebrale, a causa della postura errata mantenuta durante le circa 4.800 ore di creazione.

Il motivo di tanto impegno risiede nella visione filantropica della sua arte. Leila Heller, la gallerista che rappresenta Jafri a Dubai, ha dichiarato ad Artnet:

"Ho incontrato Sacha tre anni fa a Dubai a un evento. L'avevo sempre ammirato per il suo spirito caritatevole, in particolare per il suo aiuto alle cause dei bambini in tutto il mondo. Quando mi ha contattato all'inizio di questo autunno per ospitare la sua mostra e aiutarlo a diffondere la sua visione filantropica, non ho assolutamente esitato” 

Jafri afferma di aver già raccolto 60 milioni di dollari in beneficenza attraverso la vendita della sua arte nel corso dei suoi 18 anni di carriera. Tra i suoi collezionisti, Barack Obama, George Clooney, David Beckham e Paul McCartney. Jafri avrebbe voluto raccogliere 30 milioni dalla vendita in beneficienza de Il viaggio dell’umanità. Per farlo avrebbe inizialmente diviso in 70 pannelli l’opera, salvo poi venderla interamente all’imprenditore Andre Abdoune il 22 marzo. La vendita colloca il nome di Jafri tra gli artisti viventi più costosi al mondo. I 62 milioni di dollari raccolti da Il viaggio dell’umanità sono stati battuti all'asta solo dalle opere di Jeff Koons, David Hockney e dell'artista digitale Beeple, la cui immagine NFT Everydays: The First 5000 Days è stata venduta tramite Christie's per oltre $ 69 milioni all'inizio di questo mese. 


Nell'ambito dell'iniziativa Humanity Inspired di Jafri, i proventi dell'asta saranno donati a UNICEF, UNESCO, The Global Gift Foundation e Dubai Cares per programmi relativi all'istruzione, all'assistenza sanitaria, ai servizi igienico-sanitari e alla connessione digitale dei bambini

- Chiara Pilozzi-