Arte in piazza: Piazza del Popolo

Uno dei vantaggi di Roma è che non serve chiudersi nei musei o fare noiose file per ammirare il suo patrimonio culturale, a volte basta semplicemente uscire per una passeggiata per imbattersi in qualche capolavoro della storia dell’arte. Le piazze ad esempio sono spesso ricche di monumenti e luoghi di interesse artistico e culturale… esploriamole insieme!

La piazza del giorno è Piazza del Popolo:

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piazza amatissima dal popolo romano,quello che percorre tutta via del corso e poi finalmente si siede sui gradoni dell’obelisco, dopo una sessione intensiva di shopping. Anche seduti così, dando una rapida occhiata, si capisce subito che a piazza del popolo ci sono tre cose che non mancano: i turisti, l’arte e le bolle di sapone. Oggi parliamo di arte (fanatici delle bolle di sapone, spero continuerete a leggere comunque)

 eccovi una piccola Guida all’arte di piazza del popolo

1- Obelisco Flaminio

Protagonista indiscusso della piazza è l’Obelisco Flaminio, detto anche Obelisco di Seti I, fu il primo, dei 13 obelischi di Roma ad arrivare in città dall’Egitto per volere di Ottaviano Augusto. Come gli altri fu posto all’interno del circo massimo e lì vi rimase per secoli, sepolto tra fango e detriti.

Nel 1587, arriva papa Sisto V che lo fa riesumare ed erigere in piazza del popolo. La base è ancora quella originale e conserva sia le iscrizioni antico romane sia quelle che commemorano la ricollocazione di Sisto V. Nel caso voleste impressionare qualcuno, quella rivolta verso Santa Maria del Popolo recita: “sorgo più augusto e felice davanti al tempio sacro di colei dal cui utero virginale, durante il regno di Augusto, nacque il Sole di giustizia” capito il gioco di parole? 

2- Basilica di Santa Maria del popolo

Questa chiesa, rannicchiata all’ingresso della piazza, passa quasi inosservata. I numerosi visitatori talvolta nemmeno si girano a guardarne la facciata rinascimentale, forse troppo “modesta”per attirare l’attenzione. Tuttavia se si decide di varcarne la soglia, si scopre che Santa Maria del Popolo è un vero scrigno di tesori! vediamo insieme le opere principali :

-Cappella Chigi                                                                                                                            

Cappella funeraria della famiglia Chigi, la sua realizzazione fu affidata all’artista Raffaello, che disegna le tombe dei Chigi a forma di piramide, per simboleggiare la trinità e la resurrezione dell’anima. Anche i mosaici della cupola sono stati ideati da lui: al centro c’è Dio creatore e intorno personificazioni del sole e dei pianeti nella posizione in cui si trovavano al tempo della nascita di Gesù.

 Alla morte di Raffaello, prendono in mano la situazione prima Lorenzetto e poi Bernini, che scolpisce la suggestiva statua del Profeta Abacuc. Qui l’angelo si sporge fuori dalla nicchia indicando al profeta di salvare il povero “Daniele nella fossa dei leoni” nella nicchia opposta, scolpito sempre da lui.                                                                   

Quel burlone di Bernini è anche l’artefice di un’ intelligente stratagemma. La sua cosiddetta “Morte alata”, sul pavimento della cappella, reca la scritta Mors aD CaeLos, se provate a unire le lettere maiuscole otterrete la data di esecuzione dell’opera   MDCL= 1650

-Cappella Cerasi

È detta anche “Cappella dei santi Pietro e Paolo”, che sono i protagonisti dei dipinti più celebri della chiesa: la Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo ad opera di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio.                                                             

Entrambi i quadri esprimono a pieno lo stile Caravaggesco, con uno scenografico uso della luce e un realismo che colpisce i sensi dello spettatore. Chi guarda intuisce all’istante che sono rappresentazioni poco “ortodosse” poiché i santi di Caravaggio si percepiscono subito come terreni e l’impatto che si crea è notevole.                                     

Il San Pietro provato dal martirio, non ci appare così diverso dai suoi “aguzzini”, che anzi, sembrano più degli operai affaticati. Il poveretto a terra, che spinge la croce, lo senti quasi borbottare “guarda te, se questo si doveva far crocifiggere a testa in giù” e ha tutta la nostra comprensione.                                                                                              

Punto d’incontro tra i due quadri è la pala d’altare di Annibale Caracci con “l’Assunzione della Vergine”, a cui Pietro volge mesto il suo sguardo e che allarga le braccia verso la luce divina, come fa anche l’accecato San Paolo.

Ci sono ancora tantissime opere in Santa Maria del popolo, ma fareste prima voi a vederle che io a elencarle.

 

3-chiese gemelle

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Le chiese di Santa Maria dei miracoli e Santa Maria in Montesano sono state iniziate da Carlo Rainaldi e finite da Bernini e Carlo Fontana.  

Popolarmente conosciute come “chiese gemelle”, tempo fa sono finite al centro di una polemica poiché il restauro di Santa Maria dei Miracoli ha fatto emergere una cupola di colore azzurro-grigio, quindi diverso da quello della sua cosiddetta gemella.

Prima di gridare alla fine dell’armonia nell’universo, è bene sapere che le due chiese hanno sempre avuto delle sostanziali differenze.

Fin dall’inizio, le due costruzioni sono state progettate per essere il centro prospettico del famoso Tridente viario (via Ripetta,via del Corso e via del Babuino), per questo motivo dovevano essere simmetriche. Su un lato, però, lo spazio disponibile era inferiore; di conseguenza una chiesa ha una pianta ellittica, mentre l’altra una pianta circolare. Come se non bastasse, anche le cupole incriminate erano già diverse: una dodecagonale e una ottogonale. Solo un effetto ottico ci fa percepire le due chiese come identiche: la prossima volta che andrete, provate a trovare le differenze.

4- Le fontane

In piazza del popolo sono presenti ben 3 fontane, tutte ideate dall’ architetto Giuseppe Valadier, che dopo un lungo viaggio dall’arte antica al barocco, ci fa approdare al neoclassico di fine 700.                                     La fontana dei leoni sostituì quella cinquecentesca di Giacomo della Porta, la fontana del trullo ora in piazza Nicosia. Nelle sue forme richiama lo stile egizio, per meglio accordarsi alla natura dell’Obelisco Flaminio a cui fa da base.                                          

Le altre due fontane sono situate agli estremi della piazza. Sul lato del Tevere, la Fontana del Nettuno con tritoni e delfini; sul lato del Pincio, la Fontana della Dea Roma, affiancata dai due fiumi che attraversano la città, il Tevere (Quello con la cornucopia) e L’Aniene (l’altro).

La guida di piazza del popolo finisce qui.

A questo punto potete riposarvi, oppure salire fino alla terrazza del Pincio e godervi la vista della piazza e della città dall’alto. Noi ci vediamo al prossimo appuntamento di: ARTE IN PIAZZA

-Rubina Postiglione-