Il viaggio di Dante è contemporaneo alla Rhinoceros Gallery di Roma
Si è aperta ad Aprile, in occasione della celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante, la mostra contemporanea sul sommo poeta che sarà visitabile fino al 15 Luglio alla Rhinoceros Gallery di Roma, sede della Fondazione Alda Fendi Esperimenti. Attraverso le parole, le immagini, il video e la musica ci viene presentata l’immagine inedita di un Dante che così contemporaneo non si era mai visto. Il Dante della Rhinoceros Gallery dialoga con il presente, è attualizzato e ci invita alla riflessione su alcuni temi e problematiche che caratterizzano il nuovo millennio.
Lo spazio architettonico in cui è allestita la mostra è opera dell’archistar Jean Nouvel e già questo nome dovrebbe farci capire quanto sia unico il concept della galleria, pensata come fosse un'abitazione (con un cortile interno sviluppato su più piani) in cui si può vivere, mangiare, abitare perché “l’arte è aperta a tutti” secondo la mecenate Alda Fendi.
Il cortile interno della Rhinoceros Gallery
Il percorso espositivo su Dante, insolito viaggio nella vita ultraterrena, nasce dall’incrocio tra le fotografie di un’artista tedesca, Claudia Rogge, dalle installazioni In a Private Dream of Raffaele Curi, direttore artistico della Galleria, e dalla collaborazione con l’Accademia della Crusca che ogni giorno proietta negli spazi della galleria “una parola fresca di giornata” utilizzata da Dante Alighieri nella Divina Commedia.
Si parte dal piano terra con le fotografie di grandi dimensioni di Claudia Rogge, riunite nel ciclo Ever After, che sono ispirate alla Divina Commedia e che richiamano la pittura rinascimentale ma anche i tableaux vivants messi in scena da Pier Paolo Pasolini. Le masse di donne, uomini e bambini ci portano ad una riflessione sull’alienazione dell'individuo nella società contemporanea, tema più che mai attuale.
Claudia Rogge, Ever After
Il percorso della mostra ci porta poi davanti all’installazione del direttore artistico della galleria, Raffaele Curi. L’artista ci invita ad entrare in una selva oscura fatta di monitor, messi ad altezze diverse, su cui sono proiettate diverse immagini collegate all’arte e alle città radioattive di Chernobyl, Hiroshima, Sellafield e Harrisburg, il tutto sulle note di Radioactivity dei Kraftwerk. Un inferno contemporaneo, radioattivo ed elettronico che ci sensibilizza su un altro attualissimo tema: il nucleare e l’ecologia in generale.
Installazione di Raffaele Curi
Coronamento del percorso espositivo è il Paradiso rappresentato da un’altra installazione di Curi che è una sorta di spazio celeste da cui siamo quasi accecati: soli giganteschi, opera del pittore toscano Giovanni di Paolo di Grazia (1398 – 1482), si riflettono sul pavimento e appaiono su vari monitor. “Amor che move il sole e le altre stelle” è l’ultimo verso del Paradiso, che chiude quindi la Divina Commedia di Dante, e che appare in questa installazione ricordandoci che è l’amore il motore di tutto e che questa verità, attraverso i secoli, non smette di essere valida e universale.
Installazione di Raffaele Curi
Roma // dal 15 marzo al 15 luglio 2021
Claudia Rogge – EverAfter
Raffaele Curi – DANTE. In a private dream of Raffaele Curi
Rhinoceros gallery
Via dei Cerchi 19
info@rhinocerosgallery.com