Come affrontare l’emergenza Corona Virus per amanti dell’arte: film da vedere

Come promesso i nostri consigli su come affrontare la quarantena dovuta al Corona Virus continuano. Nel primo appuntamento ci siamo concentrati sui libri da leggere per avvicinarsi all’arte, in questo secondo articolo vi consiglieremo invece dei film da vedere che parlano di artisti o più genericamente del mondo dell’arte.


1.Loving Vincent

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Francia, estate 1981, è passato un anno dalla morte di Vincent Van Gogh e il suo postino di fiducia Joseph Roulin affida al figlio Armand l’incarico di recapitare un ultima sua lettera al fratello Theo, sfortunatamente però Armand apprende presto che egli è anch’ esso deceduto poco dopo la morte di Vincent. Inizia così per Armand una missione che lo porterà alla scoperta degli ultimi attimi di vita di Van Gogh nei luoghi della provenza francese che amava così tanto.

Sembrerebbe una storia dal finale già scritto, il tormento l’agonia e poi la morte, e invece no! La trama si intreccia si complica, niente è come sembra e nel cuore di Armand si fa strada un’ interrogativo potente: “ Vincent Van Gogh è davvero morto suicida?”.

Il film è senz’altro un opera d’arte maestosa, si tratta infatti del primo film interamente dipinto della storia, ovviamente riproducendo lo stile dell’artista olandese, inoltre la trama brillante esce dall’intento meramente documentaristico per divenire una sorta di Giallo capace di farci dubitare del fatto storico.

2. Frida

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Per la regia di julie Taymor e Salma Hayek nelle vesti di produttrice e interprete della protagonista, Frida è un film del 2002 che onora l’iconica figura di Frida Kahlo celeberrima pittrice messicana.

Frida è una ragazza spensierata, appassionata di arte e politica e la sua vita trascorre tranquilla tra la scuola e i primi amori giovanili. Questo fino al tragico incidente che la costringerà alla semiinfermità e ad atroci sofferenze per il resto della sua vita. Durante la sua convalescenza Frida scopre di avere un vero talento per l’arte e decide di diventare pittrice per aiutare economicamente la sua famiglia, qui incontra Diego Rivera, grande amore della sua vita, che vede in Frida un futuro bel più luminoso di quello che essa stessa si aspettava.

Dalla disgrazia alla rinascita, Frida è un film che parla di conquiste personali e di autoaffermazione; La Kahlo negli anni è diventata l’icona di una femminilità emancipatoria, ma pochi sanno quanta fragilità c’è dietro il mito. Una donna che ha saputo affrontare le difficoltà della vita e con molta resilienza è andata sempre avanti fino a raggiungere il suo grande sogno: una mostra nel suo paese il Messico.

Frida è disponibile anche sulla piattaforma streaming Netflix

3. La ragazza con l’orecchino di perla

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Griet è una giovane olandese la cui famiglia si trova in grosse difficoltà economiche motivo per cui viene mandata a fare da serva ad una famiglia facoltosa, la famiglia del pittore Jan Vermeer. L’artista rimane da subito colpito dalla bellezza della ragazza e decide dapprima di coinvolgerla attivamente nel suo lavoro e poi di ritrarla come modella in quello che diventerà il suo quadro più famoso: la Ragazza con turbante, noto anche come la ragazza dall’orecchino di perla.

Il film, per la regia di Peter Webber, può contare su un cast di tutto rispetto: il pittore Veermer è interpretato dall’ attore inglese Colin Firth e nella parte di Griet abbiamo una giovanissima Scarlette Johansson che sembra incarnare più che interpretare la ragazza del quadro.

La ragazza dall’orecchino di perla è un film fatto di silenzi e di sguardi penetranti dove il non detto fa da cornice alla trama della storia, un film delicato e allo stesso tempo coinvolgente che appassionerà i più romantici tra voi.

La ragazza dall’orecchino di perla è disponibile anche sulla piattaforma Prime Video     

4. Turner

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Diretto da Mike Leigh e con protagonista Timothy Spall, il film affronta gli ultimi 25 anni di vita dell’eccentrico pittore britannico. Turner viene ritratto come un tipo burbero e di poche parole, quasi anaffettivo tranne nei confronti del suo amato padre la cui morte lo segnerà profondamente.

Mr. Turner, titolo originale del film, guarda oltre la figura del genio e dell’artista per raccontarci la storia dell’uomo dietro al quadro, un uomo sostanzialmente egoista e disilluso con il quale si riesce tuttavia ad entrare in contatto, non senza un certo senso di colpa.                                                   L’arte di Turner sebbene non sia la protagonista assoluta del biopic fa da sfondo al racconto, Mike Leigh fa trasparire di scena in scena la grande passione e soprattutto la grande ricerca che c’è dietro le sue opere, l’importanza dello sguardo raffinato del pittore che osserva avidamente per poi lasciare una traccia.

Il film ha ricevuto ben due premi a Cannes per l’interpretazione di Timothy Spall e la fotografia e quattro nomination agli Oscar: fotografia, scenografia, costumi e musica originale   

5. Pollock

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Pollock è un film del 2000 prodotto diretto e interpretato da Ed Harris alla sua prima prova da regista. Il risultato è un biopic sull’arte tra i migliori accolti dalla critica. Siamo nel 1950 e Jackson Pollock ci viene mostrato all’apice della sua carriera, intento a firmare autografi durante un vernissage alla Betty Person Gallery, si tratta tuttavia solo di un flash perché la trama del film torna indietro di nove anni quando Pollock non era ancora un artista affermato.

Il film prosegue seguendo le tappe decisive della vita dell’artista, dall’incontro con la sua futura moglie, la giovane artista Lee Krasner a quello ben più decisivo con la magnate Peggy Guggenheim che gli commissiona un quadro per la sua nuova casa e gli offre la possibilità di fare la sua prima personale. Arriviamo poi all’invenzione del Dripping che viene mostrato con eccellete accuratezza grazie alla dedizione di Ed Harris che ha dovuto realmente dipingere simulando l’action painting di Pollock.

Come sappiamo questa non è una storia a lieto fine, nonostante il successo acquisito l’artista continuerà sempre a soffrire di depressione e ad abusare di alcol e psicofarmaci, una parabola discendente che lo porterà ad una morte prematura nel 1956.

6. I colori dell’anima

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Continuando il filone degli artisti maledetti, vi proponiamo questo biopic sull’artista Amedeo Modigliani che ben incarna lo stereotipo del genio sregolato.

Il film per la regia di Mick Davis utilizza la tecnica del Flash back per raccontare l’ultimo anno di vita di Modigliani e riallacciare i fili con la sua storia passata; Dalla nascita a Livorno da una famiglia ebrea alla passione per l’arte che lo porta a trasferirsi a Parigi, dove vive praticamente di accattonaggio. Viene poi analizzata la rivalità con il collega Picasso che disprezza il suo stile di vita e lo sfida a partecipare a un concorso tra artisti dove il quadro migliore vincerà una grande somma di denaro. Al tutto fa da cornice il grande amore del pittore per Jeanne Hébuterne che per la perfezione della sua carnagione e i lunghi capelli scuri viene soprannominata noix de coco ovvero noce di cocco.

Il film è il racconto di un epopea discendente il cui protagonista tocca il fondo più e più volte, è la storia di un grande artista riconosciuto come tale solo dai posteri e che nel corso della sua vita si è lasciato consumare dai suoi vizi che l’hanno trascinato sempre più a fondo nell’abisso.

7. Il tormento e l’estasi 

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Il tormento e l’estasi è un classico del 1965 che racconta la genesi di una delle più monumentali opere della storia dell’uomo: la Cappella Sistina ad opera ovviamente di Michelangelo Buonarroti.

Il titolo del film si rivela quanto mai azzeccato per raccontare una delle storie dell’arte più sofferte di sempre. Michelangelo quando viene incaricato da papa Giulio II di dipingere la cappella considerava se stesso come uno scultore più che un pittore ed è quindi riluttante ad accettare l’incarico propostogli dal pontefice. Inizia così un’impresa massacrante tra scontri con la committenza e corse contro il tempo per realizzare il grandioso soffitto.

La pellicola seppur un po' datata è una sontuosa illustrazione storica e ha il pregio di mostrarci in più fasi il complesso processo pittorico di Michelangelo e il suo struggimento interiore per un progetto che non sentiva suo fino in fondo, ma che alla fine lo porta al trionfo e alla soddisfazione di scoprirsi anche un grande pittore.

8. Big eyes

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Per la regia di Tim Burton Big Eyes è un film del 2014 con protagonisti una deliziosa Amy Adams e un istrionico Christoph Waltz. La pellicola tratta la vera storia della pittrice statunitense Margaret Keane i cui soggetti prediletti sono soprattutto bambini caratterizzati da enormi occhi penetranti.

La storia di Margaret inizia felicemente con l’incontro di quello che sembra un marito Amorevole, tale Walter Keane, che rimane affascinato dai suoi quadri e la sprona a dipingere per le masse. Tuttavia l’ambizione e l’invidia dell’uomo lo portano successivamente ad appropriarsi delle opere della moglie spacciandole come sue, approfittandosi della timidezza e delle insicurezze di lei.

La sete di fama e di guadagno di Walt non hanno confini e Margaret arriva ad un punto in cui non riesce più a sopportare gli abusi e le bugie del marito, tenta così di ribellarsi portandolo a processo per farsi attribuire la paternità delle sue opere.

Il film si discosta dalle classiche atmosfere Burtiane, i colori sono brillanti e molto saturati proprio per dare l’impressione di un mondo patinato e perfetto all’interno del quale si consuma l’imbroglio e il conseguente dramma della protagonista.

9. Velvet buzzsaw

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La pellicola è un thriller-soprannaturale del 2019, scritto e diretto da Dan Gilroy. Fanno parte del cast principale Jake Gyllenhaal, Rene Russo e Toni Collette.

Josephina, assistente di una galleria d’arte trova dei quadri nella casa del suo defunto vicino di casa, quadri lasciati con l’indicazione di essere distrutti, ma la ragazza affascinata dalle opere decide di conservarli per farli esporre. Inutile dire che questo porterà a conseguenze inaspettate e da brivido per tutti i protagonisti coinvolti.

Il film mette in scena un’abile ritratto del mondo dell’arte, fatto di artisti in competizione e Galleristi affamati di fama e denaro. Un mondo a molti sconosciuto e che rimane appannaggio di un’elitè che qui è la vittima sacrificale della forza oscura che si scatenerà, portando alla luce il lato nascosto dell’arte  

Velvet Buzzsaw è disponibile sulla piattaforma streaming Netflix

10.Fantasia

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In ultimo una menzione speciale per un film che non parla in senso stretto di arte, ma può essere considerato esso stesso un’opera d’arte di altissimo livello.

Il film nasce come un progetto ambizioso, Walt Disney descrive l’idea come una serie di cortometraggi dove “la pura fantasia si rivela…l’ azione controllata da un motivo musicale ha grande fascino nel regno dell’irrealtà”. Per concretizzarlo Disney si rivolge all’allora famoso direttore Leopold Stokowski che entusiasta del progetto accetta di parteciparvi a costo zero.

Fantasia il cui titolo originale era significativamente “il concerto filmato” è un esperienza visiva unica adatta a grandi e piccini, un connubio di musica e animazione tradizionale tale da farvi immergere nelle atmosfere dei grandi pezzi della musica classica da Bach a Schubert.  

Questo era il nostro elenco di Film a tema arte, ovviamente non si tratta di una classifica, ma solo di una rassegna, fateci sapere cosa ne pensate, se li avete già visti o se intendete seguire qualcuno dei nostri suggerimenti. Noi ci vediamo al prossimo articolo

Se non siete grandi appassionati di cinema, ma preferite invece una buona lettura leggete il nostro articolo sui libri da leggere sull’arte

-Rubina Postiglione-