Portrait of a self portrait: di Emanuele Ascione

L’esigenza di confrontarsi con se stessi è forse uno dei bisogni universali sentiti dall’uomo, in particolare nel mondo contemporaneo, dove costruirsi un’immagine vincente di se stessi è diventata una necessità latente per sentirsi a proprio agio nella società.

Emanuele Ascione incanala questa necessità togliendo dall’equazione l’appagamento sociale e spostando il focus sul rapporto esclusivamente personale ed intimo che il soggetto ha con se stesso.

Non si tratta dunque di un ritratto, dove l’occhio dominante è quello dell’artista, ma di un esperimento in cui è il soggetto a restituire un’immagine di se, che poi viene reinterpretata in un azione transitoria il cui risultato è un accordo tra due punti di vista.

L’artista abbandona la sua tradizionale posizione di osservatore primario per divenire anch’esso spettatore, e il soggetto si libera dalla sua connotazione passiva per ricoprire un ruolo attivo nella percezione del suo essere.

Le “veneri” di Ascione non sono più semplici figure offerte all’occhio del pubblico, ma sono esse stesse a “mettersi a nudo” per scoprirsi, in primis per se stesse e poi per gli altri, in un viaggio attraverso la consapevolezza e l’autoaffermazione.

Le opere sono realizzate in Panting Digitale, con un gusto di matrice vagamente impressionista, non a caso molte opere ricordano la serie di Edgar Degas dedicata alle donne e la loro toletta quotidiana, inoltre ognuna sarà designata da un titolo emblematico che richiama un appellativo che ha accompagnato il soggetto per gran parte della sua vita. l’opera qui di seguito si intitola “Maschiaccio”

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Il progetto è ancora aperto a collaborazioni, chi volesse partecipare può contattare l’artista sulla sua pagina instagram: manu_the_kappa

Breve Biografia

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Nato a Napoli il 19 febbraio 1993. Diplomato al liceo artistico statale di Napoli e laureato in design e comunicazione all'università Luigi Vanvitelli con il massimo dei voti. Successivamente frequenta un corso di 3D design presso la scuola di comunicazione ILAS di Napoli e un corso di filmmaker alla scuola di cinema e fotografia Pigrecoemme di Napoli. Comincia a lavorare come colorist e montatore video e da un paio d'anni collabora come assistente dell'artista Franz Cerami. Inoltre produce musica elettronica insieme a suo fratello, con cui ho avviato un progetto chiamato Profilogreco.

-Rubina Postiglione-