Da fabbrica del vapore a fucina dell’arte: apre la seconda edizione di ReA! Art Fair

Dal 3 al 6 settembre ReA! Art Fair presenta al pubblico la seconda edizione della fiera milanese di arte emergente. E lo fa nel cuore della città, nel complesso di archeologia industriale conosciuto come Fabbrica del Vapore.

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La storia di questa struttura inizia nel 1899, quando la Società Italiana Carminati Toselli vi fonda una rimessa per la costruzione e riparazione di ferrovie e tramvie. A causa dei continui sbuffi di fumo prodotti dai macchinari il complesso viene presto soprannominato la Fabbrica del Vapore, un toponimo ancora oggi caro ai milanesi. Con il passare degli anni, l’arresto delle commesse sotto il regime fascista determina lo scioglimento della Società e l’affitto dei locali ad industrie farmaceutiche, a tipografie e ditte di autotrasporti. Il cambio di destinazione della struttura originaria coincide dunque con la realizzazione di modifiche architettoniche importanti, tra cui la creazione del grande piazzale antistante il corpo centrale. 

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Negli ultimi anni gli spazi della Fabbrica del Vapore vengono concessi temporaneamente per mostre ed esposizioni. Nel 2011 un grande nome dell’arte contemporanea come Anish Kapoor si innamora della struttura e crea appositamente l’installazione site specific “Dirty Corner”, un volume in acciaio lungo 57 metri percorribile dal visitatore nell’oscurità totale. L’anno dopo è la volta della controversa BODY WORLDS, seguita da mostre blockbuster come Harry Potter™: The Exhibition¸ Inside Magritte e-motion exhibition. A marzo 2019 la Fabbrica ha ospitato la quinta edizione della Fiera Nazionale dell’editoria indipendente ed ha fatto parte di Fuorisalone: a tal proposito ricordiamo l’intervento di Marco Noreo Rotelli “Design nelle parole: carta, luce e musica”.

Parzialmente convertito in hub vaccinale, il capolavoro dell’architettura industriale in ferro è stato scelto come palcoscenico privilegiato per la seconda edizione di ReA! Art Fair. Dal 4 al 6 settembre Via Procaccini si trasformerà in un luogo di contaminazione, in cui le proposte creative di 100 artisti emergenti abiteranno la struttura industriale della Fabbrica. Le organizzatrici continuano a sfidare il mercato e il suo conservatorismo: allo strapotere delle gallerie e dei grandi collezionisti, ReA! Art – in quanto fiera dell’arte emergente – sostituisce la creazione di nuove opportunità per artisti e per visitatori, grazie a vendite trasparenti e un approccio curatoriale innovativo. 

Completa la proposta fieristica una piattaforma digitale realizzata in collaborazione con Artland che, oltre a rendere possibile l’acquisto online delle opere esposte – collegandosi al sito www.reafair.com/shop - consente a coloro che non possono recarsi fisicamente in fiera di visitarla virtualmente. 

-Chiara Pilozzi-